In Val di Chiana, a Cortona (AR), ai piedi del Monte Sant’Egidio, si trova ‘L’Eremo Le Celle’ il primo convento costruito da San Francesco e nel quale scrisse il suo “Testamento“ spirituale.
Il nome del luogo è precedente all’arrivo di San Francesco, probabilmente i contadini e i pastori avevano trovato o ricavato nella montagna delle cellette.
Quando Francesco arrivò a Cortona con frate Silvestro, nel 1211, incontrò il giovane Guido Vagnotelli che gli fece conoscere il luogo e glielo offri.
La gente del posto rimase molto segnata dalla presenza di Francesco; l’esempio più celebre è quello Santa Margherita da Cortona, considerata ‘la terza perla del Francescanesimo’.
Fino agli anni Ottanta l’eremo fu il luogo di formazione dei novizi cappuccini; oggi è abitato da pochi frati che accolgono i pellegrini e le persone in cerca di un luogo mistico in cui fermarsi a riflettere, a contatto con la natura.

L’Eremo delle Celle è forse meno noto dell’Eremo delle Carceri che si trova ad Assisi, ma merita una visita. Ci sono stata più volte, ci si arriva sapendo quasi in pese a Cortona e prendendo poco prima una strada che scende fra i boschi.
Ogni volta mi sembra di sbucare a Granburrone. Nella stagione invernale ha un’aura leggermente magica e la quiete del posto e lo sciabordio della cascatella e del torrente invitano proprio a gustarsi il silenzio. Fa molta impressione vedere quanto è piccola la cella che usava Francesco. Ai tempi sicuramente la gente era di statura più bassa di adesso, ma la scomodità più che spartana dell’ambiente stupisce ugualmente.
