Il 18 luglio è stato il nostro primo 4° anniversario di matrimonio. Il 1° agosto sarà il secondo 4° anniversario. Ci siamo sposati due volte di fila, a distanza di due settimane, ma questa è un’altra storia. 😀
Per festeggiare, abbiamo deciso di prenderci una breve vacanza e, un po’ perché era nella lista dei posti da visitare insieme e un po’ perché era -sempre nella lista- uno dei pochi posti in cui non dessero pioggia scrosciante, siamo andati 4 giorni a Verona.
Abbiamo trovato alloggiamo in un grazioso appartamento a pochi metri dall’Arena, la si vedeva bene dalla finestra.
La sera, quando i rumori del corso un po’ si riducevano e l’opera era ancora in atto, sentivano cantare e applaudire sonoramente. Abbiamo sentito per intero il Brindisi de La traviata, seguito da un applauso scrosciante. Ho applaudito anche io distesa a letto 😄💛

Non ho mai trovato l’opera molto interessante. Sono bellissimi alcuni brani, ma va tutto a finir male… ma se dovesse esserci prossimamente un’opera buffa mi piacerebbe andare a vederla all’Arena di Verona. Le poltronissime sono decisamente costose, ma ci sono delle soluzioni decisamente più abbordabili anche se forse un po’ scomode.
Nell’appartamento c’era una libreria con tanti volumi in parecchie lingue e molte guide al territorio; c’erano anche i libretti di alcune opere, e accanto dei cuscini da portare con sé per stare più comodi sulle gradinate.

Conoscevo già Verona, mia sorella aveva lavorato lì alcuni anni quando io facevo le scuole medie e mi era quindi capitato di andare a trovarla un po’ di volte. In linea di massima ho ritrovato tante cose che ricordavo, ma ne ho scoperte tante di più. Fra memorie e scoperte, ho stilato una lista di cose insolite da fare a Verona, a parte andare all’Arena e al balcone di Giulietta (che sono cose un po’ scontate).
1. Mangiare la Mattonella. La Mattonella è un gelato tipico di Verona. Si tratta di un mattoncino di tre strati di gelato sovrapposti: cioccolato, amaretto e crema. Sopra e sotto ci sono due rettagolini di wafer che servono a tenerla in mano. E’ un dolce nato nel 1943 e si ispira, nella forma e nei colori alla forma di un pacchetto di sigarette che andava all’ora (le “Regie Turche”).
Costo: circa €2.50

2. Bere un caffè su una terrazza sull’Adige. Dalle parti di Ponte Pietra ci sono molti locali, alcuni molto carini
Costo: da €1 a €2,50 a seconda del caffè che prendete

3. Visitare il Giardino Giusti e il Piano Padronale. Da fuori non si direbbe granché, anche perché l’ingresso risulta piuttosto anonimo, un portone come gli altri di una casa d’epoca che dà su una strada ‘qualsiasi’, se non fosse per l’insegna in ottone sul muro. Poi, invece, varcata la soglia, si apre davanti la prospettiva verticale del giardino, un trionfo di alberi, cespugli e labirinti, con una scalinata in cima alla quale si trova un balcone panoramico con il mascherone di uno mostro. Il primo albero che si incontra entrando nel giardino è il ‘cipresso di Goethe’, di cui si parla in ‘Viaggio in Italia’.
Il piano padronale altro non è che la casa -d’epoca- della famiglia Giusti. Gli ultimi abitanti risalgono agli anni 80. Nel periodo della guerra è stato disabitato perché colpito dai bombardamenti, e poi utilizzato dalle truppe tedesche. Oggi è un piccolo museo con stanze arredate in stile e decorate con decine di piante; alle pareti ci sono lettere storiche, come messaggi lasciati da Gabriele d’Annunzio ai padroni di casa. C’è anche un grosso salone delle feste
Biglietto di ingresso: €8 per i giardini, €10 per i giardini+piano padronale


4. Andare al Teatro Romano e al museo archeologico. La cosa che trovo bellissima di Verona è che gli antichi edifici romani siano ancora utilizzati; durante il giorno il Teatro Romano è un luogo di escursioni archeologiche (con un sacco di scalini); vi si passa attraverso per entrare nel museo archeologico, che spiega molto della storia romana Veronese e contiene interessanti pietre incise con terribili maledizioni :-P; la sera, invece, ospita spettacoli del Festival Shakespeariano.
Biglietto di ingresso: €4.5

5. Girare per la città ad ammirare le rotonde. A Verona hanno avuto una buona idea che sarebbe bello fosse di ispirazione per altre città. Hanno decorato le rotonde con elementi delle scenografie delle opere dell’Arena. Scenografie in eccesso o comunque in disuso, ovviamente, ma comunque elementi artistici che raccontano in modo forte e diretto uno degli elementi strategici della città. E che, nel piccolo, fanno cultura, inoltre: ciascuna rotonda, accanto egli elementi decorativi, mostra un pannello che indica l’opera da cui sono tratti e il suo autore. Così, in una bellissima rotonda piena di enormi boccioli di rose rosse c’è una targa che ricorda che sono scenografie di Il Barbiere di Siviglia, di Gioacchino Rossini.
La strada che conduce da Porta Nuova a piazza Bra è invece costellata di statue di faraoni egizi, un tempo scenografie dell’Aida di Giuseppe Verdi.

E voi? Siete stati a Verona? Avete fatto una di queste 5 cose? Ne avete da consigliare altre? 😀
Un bacino… e un fiorino.
Le poltronissime sono decisamente costose
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vero! Le scalinate sono decisamente più abbordabili, ma non so quanto si riesca a vedere da là. E’ vero che l’opera va soprattutto ascoltata, però…
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